«Azienda affermata cerca persona giovane, dinamica e volenterosa da inserire nel proprio organico. La ricerca è rivolta a laureati in discipline umanistiche/giuridiche con il massimo dei voti, età massima 25 anni, con esperienza di almeno 5 anni nella mansione. Richiesta un'ottima conoscenza delle lingue (scritte e parlate): inglese, cinese, araba, klingon e sindarin, ottima conoscenza del PC (pacchetto Office, Facebook, posta elettronica, SAP, AS400, HTML, CAD, JAVA, CCP, CQC, PPT), ottime doti relazionali, di problem solving, self-control, e ottima dialettica. Avranno titolo preferenziale persone di bella presenza con ottima conoscenza del primo soccorso. Automunito. Essenziale residenza a non più di 5 km dal luogo di lavoro. Mansione: centralinista-portacaffè.
Contratto: 3 mesi di stage non retribuito.
Se interessati inviare il CV a: info(at)richiestedisumane.it. Seguirà colloquio conoscitivo con test psico-attitudinale-culturale. L'offerta è rivolta ambosessi (D.Lgs 198/2006)».
«Alla cortese attenzione del resposabile della selezione del personale.
Io sottoscritta Lucy ********, nata a ********** il ********** e residente a **********, desidero sottoporre alla sua cortese attenzione la mia candidatura per un'eventuale assunzione.
Sono una persona normale, con due gambe, due braccia, due mani e una testa (pensante e funzionante, ma non so quanto questo sia un bene). Ancora per quest'anno ho l'immensa fortuna di essere nella soglia dei 25 anni. Ho conseguito la maturità classica nella mia città con il massimo dei voti. La medesima valutazione ho ricevuto per la laurea triennale e per la laurea specialistica, per la quale la mia tesi ha ottenuto la dignità di stampa, dopo aver concluso nei cinque anni previsti (cosa non da poco) il mio percorso universitario. Nel frattempo, per non stare con le mani in mano e potermi mantenere da sola senza pesare sui miei genitori, mentre i miei colleghi universitari saltavano da una festa all'altra, ho dato lezioni private di latino, greco, italiano, inglese, francese, chimica, storia e fisica, cosa che faccio tuttora con grande entusiasmo malgrado la mancanza di stabilità.
Ho una buona conoscenza del pc; oserei dire ottima, per ricoprire il ruolo di centralinista-portacaffè (e anche addetta alla fotocopiatrice, immagino). Oltre a conoscere il pacchetto Office, che sembra essere imprescindibile nonostante sia un'assoluta ciofeca come il 90% dei prodotti Microsoft, ho una buona padronanza dei sistemi operativi Debian, Linux Mint e Ubuntu e so cavarmela con un Mac senza avere crisi isteriche o attacchi di panico. Le mie lauree in Lettere Classiche e in Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità, apparentemente inutili, mi hanno obbligato a conseguire una conoscenza più che buona dell'inglese e del francese (sa com'è, da noi se non si conoscono almeno due lingue comunitarie non ci si laurea) e all'occorrenza so sopravvivere con lo spagnolo, il catalano, qualcosina in tedesco e due parole in croce di albanese (ma immagino non serva a molto). Ahimè, per l'arabo e il cinese dovrò attrezzarmi... ma prima mi illumini: quale arabo? Quello classico o quello maghrebino? No, perché c'è differenza, per esempio nella sintassi, e se devo farmi comprendere da un madrelingua non è cosa da poco. Con «cinese», poi, che cosa s'intende? Il cinese mandarino, parlato da appena 885 milioni di persone? O quale altro? Il gruppo sino-tibetano comprende, oltre al mandarino, altre 448 lingue. No, dico, solo per sapere. Giusto per non mettermi a studiare la lingua sbagliata.
Potrei scoprire di avere un sacco di doti, se solo avessi la possibilità di dimostrarle.
Mi perdoni, ma non capisco bene come sia possibile essere laureati e avere esperienza pluriennale con un'età massima di 25 anni; a quanto pare esistono degli esseri, non credo umani, dotati di tali requisiti, giacché costoro vengono SEMPRE richiesti negli annunci.
Probabilmente devo avere un quoziente intellettivo inferiore alla media, poiché non riesco nemmeno a capire come possa io fare esperienza se nessuno considera i miei CV dato che ho poca esperienza (perdoni il bisticcio).
Dubbi a parte, le comunico la mia più ampia disponibilità in tutto: definizione degli orari di lavoro, della tipologia di contratto, indirizzo di residenza, eventuali corsi di qualsivoglia genere e durata, pagamenti periodici per avermi dato la possibilità di arrivare almeno al colloquio, et cetera.
Dopo i miei ultimi colloqui, sono lieta di anticiparle che so quante e quali province ci sono in Piemonte, quanti kilobyte ci sono in un megabyte, i numeri da 0 a +infinito in inglese e da 1 a 10 in proto-indoeuropeo, che 4+4-8 fa 0 e che in media il colloquio per fare la portacaffè (pardon, centralinista) dura dalle due alle quattro ore in base al tipo di test presentato.
Prima di salutarla, ci terrei a rivolgerle una domanda: fino a vent'anni fa una persona con la licenza media inferiore, al massimo diploma liceale, era in grado di svolgere quasi ogni tipo di professione. Che differenza c'è tra un diplomato di allora e una laureata di oggi, come me, quando ci sediamo per la prima volta davanti a una scrivania? Sia detto senza alcun intento di offesa per i diplomati, naturalmente.
In attesa di un cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
P.S.: la prego, almeno lei non abbia l'orrenda abitudine di non rispondere neppure "la sua richiesta è finita dritta dritta nel tritarifiuti". Basta anche solo un "crepi e sciopi al più presto" per sentirsi meno presa per il deretano. In caso contrario, se mai riuscirò a fare la professoressa in una scuola vera, preghi che suo figlio non mi abbia mai come docente. A lui non farò nulla di male, ma con lei mi divertirò molto il giorno dei colloqui scuola-famiglia».


