Parlando con amici provenienti da vari Paesi del mondo e stabilitisi in questo benedetto, assurdo Bel Paese, mi sono resa conto che alcuni fanno fatica a capire fino in fondo le parole delle loro ragazze. Non che sia un problema di comprensione dell'italiano, tutt'altro; il più delle volte, il problema è il non detto, il dato a intendere, il lasciato capire.
In estrema sintesi: ciò di cui non ci rendiamo conto è che l'italiano è, molto più di tante altre, una lingua ambigua; né potrebbe essere altrimenti, visto che il susseguirsi di tante potenze sul nostro territorio nazionale ha comportato la creazione di un lessico multiforme, versatile, che potesse velocemente adattarsi e rimanere valido a ogni cambio di dominatore. Francia o Spagna purché se magna, si diceva una volta (e Mameli notava, in una delle strofe dell'inno che nessuno canta mai: «noi siamo da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo, perché siam divisi»). Il che non vuol dire che gli italiani, o in questo caso le italiane, siano necessariamente persone ambigue; ma, piuttosto, che ambigua è la lingua che storicamente si è formata e con cui ci ritroviamo a comunicare. Ciò che non dicono le parole va cercato nel tono, nella postura, nello sguardo... o, peggio ancora, nel contesto.
[Deriverà forse da questo la perversione dei prof di latino e greco per cui ogni parola ha 10580 possibili significati e quello giusto «dipende dal contesto» sempre e comunque?]
Poi certo, sta scritto «il vostro parlare sia sì sì, no no, il più è del diavolo», e infatti quando una donna dice sì vuol dire sì e quando dice no vuol dire no, e chi sostiene il contrario peste lo colga; il guaio è che oltre a sì e no ci sono molte altre espressioni... servirebbe un Dizionario della Donna Italica.
Allora, mettiamo in chiaro un paio di cose:
Sì = sì
No = no
[e fin qui tutto bene]
Forse = no
Mi dispiace = ti dispiacerà
Hai ragione tu = come no, ti piacerebbe
Fai come vuoi = la decisione dovrebbe essere ovvia
Devo pensarci = ho già deciso ma sto prendendo tempo
Sono ingrassata? = NO!
Come mi sta questo vestito? = dimmi che sono bella!
No, caro, la tua sveglia non mi dà fastidio = se la sento suonare ancora una volta te la butto, quella ferraglia
Certo che mi va bene di uscire con te e tuo cugino/il tuo amico/etc = ma quel rompiscatole, farsi una vita? No?
Non c'è fretta di conoscere i miei = ti sto solo dando tempo per venire a casa dei miei di tua volontà, non costringermi a invitarli da noi
Non ho fretta di conoscere i tuoi = sto aspettando che sia tu a chiedermelo
Carina quella, chi è? = chi accidenti è quella donna di facili costumi, come ha osato salutarti, che cosa vuole dalla tua vita e soprattutto non è una tua ex vero?
Certo, amore, andiamo all'Outlet del Kasalingo domenica pomeriggio = passare la domenica in negozi per la casa è tristissimo e va contro i miei principi... e porca miseria, l'unico casalingo disperato in tutto il Sistema Solare dovevo beccarlo io?
Esci pure coi tuoi amici stasera = sarebbe opportuno che tu restassi qui a ottemperare ai tuoi doveri di concubino, ma i tuoi amici mi stanno fissando con fare inquisitorio e non posso esprimermi con la dovuta franchezza.
Nessun commento:
Posta un commento