«Ciao, chiamo per l'annuncio della camera in affitto...».
Chiunque sia uno studente fuori sede ha pronunciato questa frase, o l'ha sentita dire, almeno una volta nella vita. Dopo il primo anno, in cui le matricoline sparute, se non hanno già agganci e santi in paradiso, vanno incontro a una solenne fregatura, scatta una girandola di ricerche spasmodiche e lotte all'ultimo sangue per trovare l'offerta migliore. Le bacheche di università, sale studio, bar e palestre si popolano di giovani esagitati che, dietro sorrisi gentili, nascondono occhiate gelide e guardinghe volte a evitare che il vicino stacchi l'annuncio cui proprio loro sono interessati.
Una volta strappato il fatidico appuntamento, però, il peggio deve ancora arrivare. Ci sono due possibilità:
a- Incontri il padrone di casa. Nulla da segnalare: ognuno farà del suo meglio per vendere la propria merce; il proprietario per far sembrare l'appartamento migliore di quello che è, tu per sembrare meno squattrinato e/o disperato di quello che sei.
b- Tratti con un inquilino che vive già in casa. Come si dice a Roma, e mò so' cazzi.
Svariate sono le tipologie d'inquilino/a, alcune delle quali possono anche convivere in una sola persona. Qui la prima parte:
Il primo arrivato. Prende in affitto la casa in blocco e poi si occupa di subaffittare le altre stanze, facendo le veci del padrone di casa. Si sente in missione per conto di Dio e organizza tutto nei minimi dettagli: tempesta di annunci i siti specializzati (si affida alla tecnologia, per lui le bacheche sono out), reperisce le bollette degli ultimi dieci anni e calcola una media ponderata dei consumi, sciorina leggi, leggine e commata ignoti anche al loro estensore, sa stendere contratti meglio di un notaio e conosce meglio del tuo commercialista ogni possibile detrazione fiscale, non lascia nulla al caso. Unico inconveniente: nel 99% dei casi, il prezzo delle stanze è maggiorato. La variante meno onesta lo fa per intascarsi la differenza, l'altra semplicemente per pagare di meno la propria camera. Chi tardi arriva, male alloggia.
La mamma. Esemplare di studentessa all'ultimo anno, solitamente studentessa-lavoratrice, ha cambiato un numero di case compreso tra 5 e +infinito. Da pulcino impaurito degli esordi, che viveva di pasta col tonno, arrivava a casa il lunedì mattina e tornava dai suoi il giovedì pomeriggio, si è trasformata in un'esperta di vita in appartamento e di convivenze con estranei. Sa fare qualunque cosa, dalle melanzane alla parmigiana a riparare la caldaia rotta. Memore del suo passato da pulcino impaurito, prova tenerezza per i coinquilini più giovani e tende a prenderli sotto la propria ala protettiva, da brava mamma chioccia che dispensa consigli con fare amorevole e cucina per tutti. Come per ogni mamma, però, è difficile distinguere la fata che ti nutre dal kaiser che ti educa: se vai a viverci insieme, il primo mese sarà un paradiso, ma poi prova a lasciare un piatto sporco o lo stendibiancheria fuori posto e la coinqui-mamma ti lancerà un'occhiata assassina che ti farà quasi rimpiangere la tua genitrice biologica.
La fidanzatina. Di solito è la stessa studentessa di cui sopra, qualche anno prima di fare l'upgrade a Mamma. Dolce, simpatica, alla mano. La conoscerai single malinconica e ti ci divertirai un mondo tra viaggi, feste e gruppi di studio. A un certo punto, però, lei trova l'amore e l'idillio si rompe. Il suo boyfriend inizia praticamente a vivere da voi e, in men che non si dica, puoi dire addio alla tua parte di camera. E al divano. E al bagno.
La macrobiotica. Giovinetta dal fascino etereo e dalla silhouette longilinea, si nutre esclusivamente di cibi biologici, farro scondito e insalata senza sale. Non ha problemi di salute, è solo convinta che qualunque alimento con più di 25 kcal sia veleno allo stato puro. Peccato che tenda a dare di matto ogni volta che qualcuno nel raggio di venti metri mangia un grissino non biologico, una fetta di pane con burro e marmellata o un piatto di bucatini alla amatriciana. Se la incontri quando vai a vedere un appartamento e ti offre il caffè, attenzione: è una trappola. Alla domanda «quanto zucchero?» rispondi «zero», o sarai calciorotato all'istante. Se già ci vivi insieme, inizia a sgranocchiare sotto i suoi occhi un paio di tortillas alla paprika... e tieni sotto mano il numero del più vicino Centro d'Igiene Mentale.
Il politico. Mellifluo, ambiguo e sicuro di sé come il più consumato dei politicanti italici, ha il piglio del leader e un sorriso a ottantasei denti che nemmeno Barack Obama (o, se donna, Sarah Palin durante le presidenziali). Ritiene di essere l'anima della casa e che non si muova foglia che lui non voglia. Può essere in grado di spodestare il Primo Arrivato nella mansione di far vedere la casa ai potenziali inquilini: in tal caso, sfodererà il suo sorriso migliore e il suo sguardo da latin lover nell'illustrare le bellezze dell'appartamento, condendo il tutto con frasi come «non ti preoccupare per il contratto, parlo io con il padrone!». Le possibilità sono due. In un caso (Politico Disonesto), per la modica cifra di 800€ affitterai una comodissima stanza di due metri per due a Calcutta. Nell'altro, il ragazzo è davvero impegnato in politica, un giovane di belle speranze convinto di poter cambiare il mondo: avrai la tua camera, ma preparati a vivere in una casa trasformata in una sezione di partito.
La zoccola. Il nome parla da sé. Giovane donna, procace, ma non necessariamente, carina, ma non necessariamente; vissuta in un paesino retrivo e moralista, appena mette il naso fuori casa si dà alla pazza gioia. A un primo incontro sembra semplicemente una ragazza un po' più spregiudicata del solito; se diviene la tua coinquilina, munisciti di tappi per le orecchie. I briosi barriti dei suoi partner, che la fanciulla cambierà con la frequenza con cui tu ti cambi le mutande, ogni sera terranno compagnia al tuo sonno insieme al rumore delle molle che cigolano.
La suora (altrimenti nota come La SantaMariaGoretti de' noantri). Specularmente opposta al tipo precedente, conduce una vita irreprensibile. Va a dormire alle dieci di sera, l'unico contatto maschile che ha in rubrica è il fratello, zero alcol, poco cibo, niente sesso e molti psicofarmaci. Vive in un mondo tutto suo e ogni tanto parla da sola. Quando crederai che stia per raggiungere l'unione mistica con Dio, stupirà tutti impelagandosi in una relazione con un uomo sposato e con prole, se ne innamorerà perdutamente e inizierà a ripetere frasi sconnesse del tipo «mi ha promesso di lasciarla». Sì, nel duemilacredici.
La yogi (altrimenti nota come La Madonnina Infilzata). Esperta di discipline orientali, vegana, sempre tesa al miglioramento di sé e paladina del Fare La Scelta Giusta. Curioso esemplare di millantatrice: è talmente impaurita dalle proprie pulsioni che assume le movenze della Suora, il più delle volte nella variante-maestrina. Almeno finché l'attitudine da coinqui-zoccola non ha la meglio: in tal caso si generano cataclismi, amicizie maschili decennali distrutte, matrimoni sfasciati, lancio di coltelli e estinzioni di massa. Il suo fidanzato storico, dopo aver finto indifferenza per anni, da Cornuto e Contento si ritroverà retrocesso al rango di Cornuto e Basta.
Per ora basta così. Solo una piccola regola: se non associ una tipologia d'inquilino a qualcuno che conosci, tieni presente che quell'inquilino potresti essere proprio TU.
... to be continued...