Mia cugina che molla il fidanzato storico, dopo averlo ampiamente cornificato, a dieci mesi dalle nozze.
Mia cugina che si mette a cambiare partner con la frequenza con cui io mi cambio le mutande. In un piccolo paese del profondo sud Italia, per inciso, dove la gente è cattiva e a volte ti viene da pensare che davvero Cristo si è fermato a Eboli.
Mia cugina che incontra un tizio con la faccia da scemo, che non viene dal paesino e non sa nulla dei suoi trascorsi, e nel giro di tre mesi ci si fidanza ufficialmente, con tanto di festa a casa, mille parenti, abiti da matrimonio, capelli freschi di tintura e permanente, due dita di trucco.
Mia zia che ringrazia iddiolamadonnatuttiisanti perché qualcuno «si è preso sua figlia».
Mia cugina che mi spamma la casella e-mail di foto mai richieste della suddetta festa di fidanzamento.
[Se rispondo «I don't give it a fuck», vale come legittima difesa?]
Mia cugina che mi chiede perché, dopo un anno e mezzo, non mi sono ancora «fidanzata ufficialmente». E io che ho la tentazione di rispondere che mia madre, a differenza della sua, non ha nessuna intenzione di vendermi al miglior offerente.
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