Ho appena scoperto che Aprile metterà a dura prova i miei nervi. Il mese sarà spezzato in due da un matrimonio e da una cresima che si terranno, udite udite, in due giorni consecutivi. In tutto questo, c'è anche il jolly della discussione tesi, che si terrà in un giorno non ben definito nella prima metà del mese... considerando che Pasqua cade il 31 marzo, ho isolato due scenari che mi fanno ugualmente paura, ribrezzo e terrore:
Piano A. La discussione cade il 2 aprile, martedì. Il giorno prima, Pasquetta, lo passo in compagnia degli amici biellesi che mi hanno invitata già da novembre. Mi propongo di non bere ma, poiché di buone intenzioni è lastricata la via dell'inferno, l'1 mattina ho già in corpo due Malibu, un Martini rosa e uno Sbagliato. L'1 sera corro a prendere l'ultimo treno da Biella, che ritarda e mi fa perdere l'ultima coincidenza a Santhià. Elemosino un posto per la notte agli amici e il mattino successivo arrivo in sala lauree trafelata, spettinata, con la nausea e le occhiaie che toccano terra. Indossando, naturalmente, una maglietta di Snoopy perché non ho fatto in tempo a passare da casa a cambiarmi.
Piano B. La discussione cade il 12 aprile. Contando che il matrimonio è il 13 e la cresima è il 14, l'idea è più o meno questa: il venerdì, fresca come una rosa, mi faccio massacrare a Torino dalla mia CONTROrelatrice, che è una tenera vecchina tanto cara che in sede d'esame e/o di discussione tesi si trasforma in un mostro assetato di sangue (il mio). Il sabato mi presento a Chatillon, incurante dello sguardo preoccupato della sposa e degli invitati che non osano chiedermi perché abbia gli occhi gonfi e pieni di lacrime, la faccia di una che non ha dormito e se sia il caso di presentarmi a un matrimonio in quelle condizioni. La domenica mi trascino sui gomiti a Milano alla cresima della mia cuginetta, ma svengo durante la sosta in autogrill a Melegnano o giù di lì.
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